Le case e le strade sono il teatro un’esplosione di gioia: la folla esce a formare cortei festosi, i servi sono serviti dai loro padroni, possono criticare le persone autorevoli senza paura. Cessano il lavoro e tutte le attività pubbliche. Nelle case, decorate con ghirlande di agrifoglio, vischio ed edera, si organizzano feste e banchetti. […]
Storie greco-romane di fantasmi
«Io avrei un vivissimo desiderio di sapere se tu pensi che i fantasmi esistano davvero ed abbiano un loro proprio aspetto ed una qualche capacità di azione, ovvero che, pure vanità inconsistenti, ricevano una figura soltanto dalla nostra paura.»[1]. Questa domanda assillava Plinio il Giovane, una delle menti più colte del suo tempo. Suo zio […]
Mangiare alle terme: sono pazzi questi romani
Ecco cosa scriveva il poeta Marziale a nei confronti del suo contemporaneo Emilio (Epirammi XII, 19): In thermis sumit lactucas, ova, lacertum, et cenare domi se negat Aemilius. «Emilio mangia nelle terme lattughe, uova, sgombri e poi dice che a casa non mangia.»[1] Leggendo questi versi di Marziale, notiamo che il suddetto Emilio mangia alle […]
Cibo e versi: l’arte marziale
Non è solo Apicio a parlarci di piatti e prelibatezze romane. In effetti, per chiunque voglia studiare l’alimentazione antica, Marziale è d’obbligo. Poeta licenzioso del I secolo d.C., scrisse centinaia di epigrammi che descrivono – e deridono – i suoi contemporanei in quasi 10’000 versi. Marziale descrive i costumi dei Romani, le loro abitudini alimentari, […]
Una dieta da maratoneta
Un legionario romano, in un giorno in cui l’esercito era in movimento, poteva consumare più di 4000 calorie, solo camminando, trasportando l’equipaggiamento e svolgendo le attività quotidiane, come costruire e tutelare un accampamento[1]. Va da sé che i soldati non avevano spesso la possibilità di nutrirsi di cibi prelibati o di piatti cucinati a lungo, […]
In mulso suavitas
L’idea di combinare l’asprezza del vino con la dolcezza del miele poteva uscire solo da una mente divina. In tal caso, Aristaeus, figlio di Apollo e della ninfa Cirene, secondo Plinio il Vecchio[1], autore romano del I secolo. Aristaeus – Aristaios in greco antico – è una divinità rurale poco nota, il cui culto si […]
Leggenda del ‘vomitorium’, realtà della denuncia
Quando sentite la parola vomitorium, cosa vi viene in mente? Una stanza adiacente alla sala da pranzo dove i Romani sazi potessero evacuare il sovrappiù per riempirsi la pancia? Falso: non è mai esistito. Il termine compare solo nel quinto secolo negli scritti di Macrobio, scrittore e filosofo, per indicare (al plurale: vomitoria) gli ampi […]
Nerone, tutto ghiaccio e fiamme
Anche i Romani avevano caldo. I climatologi sono stati in grado di determinare da pollini, ghiacciai, sedimenti e altre prove che il periodo dal 250 a.C. al IV secolo d.C. circa è stato eccezionalmente caldo. Questo «optimum climatico romano» coincise con l’espansione e il periodo di massimo splendore del potere romano. La sua fine, con […]
La malva(gia) pianta prelibata e toccasana
Tradotto dal francese Probabilmente l’avete incontrata senza conoscerla o riconoscerla: la malva maggiore (malva sylvestris1) dilaga sia in campagna che in città, sui bordi delle strade o sui terrapieni. È nota per i suoi bellissimi fiori, che vanno dal rosa pallido al viola intenso, con una corolla di cinque petali, ciascuno decorato con tre strisce […]
L’uovo padroneggiava più del gallo
Ab ovo usque ad mala1. Un buon pranzo od una buona cena a Roma doveva onorare questa espressione: «dall’uovo alla mela». Di solito mangiato come antipasto durante la gustatio, l’uovo poteva accompagnare un intero menù, fino al dolce. Nell’Arte Culinaria di Apicio, l’ingrediente è citato un centinaio di volte, ma solo una volta come piatto […]